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La sonnambula” by Vincenzo Bellini libretto (Italian)

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Contents: Personaggi; Atto Primo; Atto Secondo
ATTO SECONDO

Scena prima

Una boscaglia

(Entra un gruppo di villani.)

CORO
Qui la selva è più folta ed ombrosa,
qui posiamo vicino al ruscello.
Lunga ancora, scoscesa, sassosa
è la via che conduce al castello,
sempre tempo per giungere avremo,
pria che sorga dal letto il signore.
Riflettiam! Quando giunti saremo,
che direm per toccare il suo cor?
Eccellenza!...direm con coraggio...
Signor conte...la povera Amina
era dianzi l'onor del villaggio,
il desio d'ogni villa vicina...
Ad un tratto è trovata dormente
nella stanza che voi ricettò.
Difendetela, s'ella è innocente,
aiutatela s'ella fallò.
A tai detti, a siffatti argomenti...
Ei si mostra commosso, convinto;
noi preghiamo, insistiam riverenti...
Ei ci affida, ei promette, abbiam vinto.
Consolati al villaggio torniamo:
in due passi, in due salti siam qua.
Alla prova!...Da bravi! partiamo...
La meschina protetta sarà.
(Tuttipartono. Entrano Amina e Teresa.)

AMINA
Reggimi, o buona madre:
a mio sostegno sola rimani tu.

TERESA
Fa core. Il Conte
dalle lagrime tue sarà commosso.
Andiamo.

AMINA
Ah! no...non posso:
il cor mi manca e il piè.
Vedi? Siam noi presso
il poder d'Elvino. Oh quante volte
sedemmo insieme di questi faggi
all'ombra, al mormorar del rio!
L'aura che spira
de' giuramenti nostri anco risuona...
Gli obliò il crudele.
Ei m'abbandona!

TERESA
Esser non puote, il credi,
ch'ei più non t'ami.
Afflitto è forse anch'esso,
afflitto al par di te...Miralo:
ei viene solitario e pensoso...

AMINA
A lui m'ascondi...rimaner non oso.
(Entra Elvino.)
Vedi, o madre...è afflitto e mesto...
Forse, ah forse ei m'ama ancor.

ELVINO
Tutto è sciolto.
Più per me non v'ha conforto.
Il mio cor per sempre è morto
alla gioia ed all'amor.
(Amina si avvicina. Egli la vede e le parla amaramente.)

AMINA
M'odi, Elvino.

ELVINO
Tu...e tant'osi?
AMINA
Deh! ti calma.

ELVINO
Va! spergiura.

AMINA
Credi...
Colpa alcun in me non è.

ELVINO
Tu m'hai tolto ogni conforto.

AMINA
Sono innocente, io tel giuro.
Colpa alcuna in me non è.

ELVINO
Pasci il guardo e appaga l'alma
dell'eccesso de' miei mali:
il più triste de' mortali
sono, o cruda, e il son per te.

VOCI LONTANE
Viva il Conte!

ELVINO (per uscire)
Il Conte!

AMINA e TERESA
Ah! t'arresta.

ELVINO
No: si fugga.
AMINA
Per pietade!

ELVINO
Va! mi lascia.
(Entrano i villani.)

CORO
Buone nuove!
Dice il Conte ch'ella è onesta,
che è innocente: e a noi già move.

ELVINO
Egli! oh rabbia!

TUTTI
Ah! placa l'ira...

ELVINO
Ebben si fugga.
L'ira mia più fren non ha.
(Egli toglie l'anello da Amina.)

AMINA
Il mio anello! Oh madre!

TERESA e CORO (ad Elvino)
Mira. A tal colpo morirà.
Crudel!

ELVINO
Ah! perché non posso odiarti,
infedel, com'io vorrei!
Ah! del tutto ancor non sei
cancellata dal mio cor.
Possa un altro, ah! possa amarti
qual t'amò quest'infelice!
Altro voto, o traditrice,
non temer del mio dolor.

TERESA e CORO
Ei renderà a lei l'onor.
(Elvino parte disperato. Teresa trae seco Amina da
un'altra parte.)


Scena seconda

Villaggio, come nell'atto primo

(In piazza ci sono Lisa, Alessio, Elvino, e tutti del
villaggio.)


LISA
E fia pur vero, Elvino,
che alfin dell'amor tuo
degna mi credi?

ELVINO
Sì, Lisa. Si rinnovi
il bel nodo di pria:
l'averlo sciolto perdona
a un cor sedotto
da mentita virtù.

LISA
Perdono tutto.
Ora che a me ritorni
più non penso al passato.
Altro non veggo che il ridente
avvenir che alfin mi aspetta.
ELVINO
Vieni; tu, mia diletta,
mia compagna sarai. Il sacro rito
già nel tempio si appresta:
non si ritardi.

TUTTI
Andiam.
(Entra Rodolfo.)

RODOLFO
Elvin, t'arresta.

LISA
(Il Conte!)

ALESSIO
(A tempo ei giunge.)

RODOLFO
Ove t'affretti?

ELVINO
Al tempio.

RODOLFO
Odimi prima.
Degna d'amor, di stima
è Amina ancor; io della sua virtude,
come dei pregi suoi,
mallevador esser ti voglio.
ELVINO
Voi, signor!
Signor Conte, agli occhi miei
negar fede non poss'io.

RODOLFO
Ingannato, illuso sei;
io ne impegno l'onor mio.

ELVINO
Nella stanza a voi serbata
non la vidi addormentata?

RODOLFO
La vedesti, Amina ell'era...
Ma svegliata non vi entrò.

TUTTI
Come dunque? in qual maniera?

RODOLFO
Tutti udite.

CORO
Udiamo un po'.

RODOLFO
V'han certuni che dormendo
vanno intorno come desti,
favellando, rispondendo
come vengono richiesti,
e chiamati son sonnambuli
dall'andare e dal dormir.
TUTTI
E fia vero? e fia possibile?

RODOLFO
Un par mio non può mentir.

ELVINO
No, non fia; di tai pretesti
la cagion appien si vede.

RODOLFO
Sciagurato! e tu potresti
dubitar della mia fede?

ELVINO (senza badare a Rodolfo)
Vieni, o Lisa.

LISA
Andiamo.

CORO
Andiamo.
A tai fole non crediamo.
Un che dorme e che cammina!
No, non è, non si può dar.
(Entra Teresa.)

TERESA
Piano, amici; non gridate;
dorme alfin la stanca Amina;
ne ha bisogno, poverina,
dopo tanta lagrimar.

TUTTI
Ah! Sì, tacciamo.
TERESA
Lisa! Elvino!...che vegg'io?
Dove andate in questa guisa?

LISA
A sposarci.

TERESA
Voi! Gran Dio!
E la sposa...è Lisa?

ELVINO
È Lisa.

LISA
Sì, e lo merto; io non fui colta
sola mai, di notte involta;
né trovata io fui rinchiusa
nella stanza di un signor.

TERESA
Menzognera! A quest'accusa
più non freno il mio furor!
Questo vel fu rinvenuto
nella stanza del signore.

TUTTI
Di chi è mai? chi l'ha perduto?

TERESA (accennando Lisa)
Ve lo dica il suo rossore.

TUTTI
Lisa!
(Elvino lascia la mano di Lisa, mortificato.)
TERESA
Lisa! Il signor Conte
mi smentisca se lo può.

ELVINO
Signor?...che creder deggio?
Ella pur mi tradì!

RODOLFO
Quel ch'io ne pensi manifestar
non vo'. Sol ti ripeto,
sol ti sostengo che innocente
è Amina, che la stessa virtù
offendi in essa.

ELVINO
Chi fia che il provi?

RODOLFO
Chi? Mira. Ella stessa.
(Vedesi Amina uscire da una finestra del mutino; ella
passeggia, dormendo, sull'orto del tetto, sotto di tei la
ruota del mulino che gira velocemente, minaccia di
frangerla se pone il piede in fallo. Tutti si volgono a lei
spaventati. Elvino è trattenuto da Rodolfo.)


TUTTI (con un grido)
Ah!

RODOLFO
Silenzio: un sol passo,
un sol grido l'uccide.
TERESA
Oh figlia!

ELVINO
Oh Amina!

CORO
Scende...Bontà divina,
guida l'errante piè.
(Amina giunge presso la ruota comminando sopra una
trave mezzo fracida, che piega sotto di lei.)

Trema...vacilla...ahimè!

RODOLFO
Coraggio...è salva!...

TUTTI
È salva!
(Amina s'avanza verso gli altri.)

AMINA
Oh! se una volta sola
rivederlo io potessi,
anzi che all'ara altra sposa
ei guidasse!...

RODOLFO (ad Elvino)
Odi?

TERESA
A te pensa,
parla di te.
AMINA
Vana speranza!...Io sento
suonar la sacra squilla...
Al tempio ei muove...
Il l'ho perduto...e pur...
rea non son io.

TUTTI
Tenero cor!

AMINA (inginocchiandosi)
Gran Dio, non mirar
il mio pianto: io gliel perdono.
Quanto infelice io sono
felice ei sia...Questa
d'un cor che muore
è l'ultima preghiera...

TUTTI
Oh detti! oh amore!

AMINA
(guardandosi la mano come cercando l'anello)
L'anello mio...l'anello...
Ei me l'ha tolto...ma non può
rapirmi l'immagin sua...
Sculta ella è qui...nel petto.
(Toglie dal seno i fiori.)
Né te d'eterno affetto
tenero pegno, o fior...né te perdei.
Ancor ti bacio...ma...
Inaridito sei.
Ah! non credea mirarti
sì presto estinto, o fiore,
passasti al par d'amore,
che un giorno solo durò.

ELVINO
Io più non reggo
a tanto duolo.

AMINA
Potria novel vigore
il pianto mio donarti...
Ma ravvivar l'amore
il pianto mio non può.

ELVINO
No, più non reggo.

AMINA
E s'egli a me tornasse!
Oh! torna, Elvino...

RODOLFO (ad Elvino)
Seconda il suo pensier.

AMINA
A me t'appressi? Oh gioia!
L'anello mio mi rechi?

RODOLFO
A lei lo rendi.
(Elvino le rimette l'anello.)
AMINA
Ancor son tua; tu sempre mio.
M'abbraccia, tenera madre...
Io son felice appieno!

RODOLFO
De' suoi diletti in seno
ella si desti.
(Teresa l'abbraccia. Elvino si prostra ai suoi piedi.)

CORO
Viva Amina!
Viva ancora!

AMINA (svegliandosi)
Oh! ciel! Dove son io?
Che veggo?...ah! per pietà...
Non mi svegliate voi!
(Si copre il volto colle mani.)

ELVINO
No, tu non dormi.
Il tuo sposo, il tuo amante
è a te vicino.

AMINA
Oh gioia! oh gioia!...
Io ti ritrovo, Elvino!

TUTTI
Vanne al tempio.
Innocente, e a noi più cara,
bella più del tuo soffrir,
vanne al tempio, e a piè dell'ara
incominci il tuo gioir.

AMINA
Ah! non giunge uman pensiero,
al contento ond'io son piena:
a' miei sensi io credo appena,
tu m'affida, o mio tesor.
Ah! mi abbraccia, e sempre insieme,
sempre uniti in una speme,
della terra in cui viviamo
ci formiamo un ciel d'amor.

TUTTI
Innocente, e a noi più cara,
bella più del tuo soffrir,
vieni al tempio, e a piè dell'ara
incominci il tuo gioir.

FINE
libretto by Felice Romani 
Contents: Personaggi; Atto Primo; Atto Secondo

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