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Manon Lescaut” by Giacomo Puccini libretto (Italian)

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Contents: Personaggi; Atto Primo; Atto Secondo; Atto Terzo; Atto Quarto
ATTO TERZO

LE HAVRE

Piazzale presso il porto
(Il porto è nel fondo. Si vede la metà di una nave da
guerra. A sinistra, l’angolo di una caserma con una
grossa finestra, con inferriata. Nella facciata verso la
piazza, il portone chiuso, innanzi al quale passeggia
una sentinella. A destra, una casa e un viottolo che una
lanterna rischiara debolmente. È l’ultima ora della
notte; il cielo si andrà gradatamente rischiarando. Des
Grieux e Lescaut stanno di fronte alla caserma dov’è
rinchiusa Manon.)


DES GRIEUX
Ansia eterna, crudel.

LESCAUT
Pazienza ancor.
La guardia là fra poco monterà
l’arcier che ho compro.
Pazienza ancor.

DES GRIEUX
L’attesa m’accora!
(accenna alla finestra della caserma)
La vita mia, l’anima tutta è là!

LESCAUT
Manon sa già
e attende il mio segnale e a noi verrà.
Io intanto cogli amici
là il colpo tenterò!
Manon all’alba libera farò!
(Si avvolge nel ferraiolo fino agli occhi e va
cautamente nel fondo ad osservare.)

DES GRIEUX
Dietro al destino mi traggo livido,
e notte e dì cammino.
E un miraggio m’angoscia, m’esalta!
Vicino or m’è, poi fugge se l’avvinghio!
Parigi ed Havre – fiera, triste agonia!
Oh, lungo strazio della vita mia!

LESCAUT (avvicinandosi a Des Grieux)
Vengono!
(Dalla caserma esce un picchetto guidato da un
sergente che viene a cambiare la guardia.)

DES GRIEUX
Alfin!

LESCAUT
(indicando uno dei soldati)
Ecco là l’uomo – è quello!
(Il picchetto rientra in caserma.)
È l’Havre addormentata!
L’ora è giunta!
(Scambia un rapido cenno con la sentinella, che si
allontana; poi si avvicina alla finestra, picchia con
precauzione alle sbarre di ferro. Des Grieux immobile,
tremante, guarda. La finestra si apre e appare Manon.
Des Grieux corre alla finestra.)

DES GRIEUX
Manon!

MANON
Des Grieux!
(Sporge le mani dall’inferriata e Des Grieux le bacia
con trasporto.)

LESCAUT (fra sé)
Al diavolo l’America!
Manon non partirà!

MANON
Tu, amore?
Nell’onta non m’abbandoni?

DES GRIEUX
Abbandonarti? Mai!

MANON
Amore!

DES GRIEUX
Se t’ho seguita per la lunga via...

MANON
Amore!

DES GRIEUX
...fu perché fede mi regnava in core.

MANON
Amore!

DES GRIEUX
Fra poco mia sarai!

MANON
Tua, fra poco! Fra poco, tua!

DES GRIEUX
(interrompendola come un lampionaio entra nella
piazza)
Taci, taci!

LAMPIONAIO
(si avvicina alla lampada)
E Kate rispose al Re:
“D’una zitella perché tentar il cor?
Per un marito mi fe’ bella il Signor!”
(spegnendo la luce)
Rise il Re, poi le die’ gemme ed or,
ed un marito, e n’ebbe il core.
(Si allontana dal viottolo. Comincia ad albeggiare.)

DES GRIEUX
È l’alba! O mia Manon,
pronta alla porta del cortil sii tu.
V’è là Lescaut, con uomini devoti.
Là vanne e tu sei salva!

LAMPIONAIO (da lontano)
E Kate rispose al Re –
Rise il Re poi le die’ gemme ed or.

MANON
Tremo, pavento per te!
Tremo e m’angoscio, né so il perché!
Ah, una minaccia funebre io sento!
Tremo a un periglio che ignoto m’è.

DES GRIEUX
Manon, disperato è il mio prego!
L’affanno la parola mi spezza.
Vuoi che m’uccida qui?
Ti scongiuro, Manon, ah, vieni!
Salviamoci!
(indicando il viottolo)
Vien, ti scongiuro!
Ah, vieni! Salviamoci!

MANON
E sia! Chiedimi tutto!
Son tua, m’attendi, amore!
(Des Grieux addita il viottolo. Manon gli manda un
bacio e si ritira dalla finestra. Improvvisamente si ode
uno sparo; Des Grieux corre verso il viottolo.)

VOCI (da lontano)
All’armi! All’armi!

LESCAUT (entrando, con la spada sguainata)
Perduta è la partita!
Cavalier, salviam la vita!

DES GRIEUX
Che avvenne?

VOCI (da lontano)
All’armi!

LESCAUT
Udite come strillano!
Fallito è il colpo!

VOCI DELLE DONNE (da lontano)
Ah!

DES GRIEUX (sguainando la sua spada)
Venga la morte!
Ah, fuggir? Giammai!

LESCAUT (interrompe Des Grieux)
Ah, pazzo inver!

MANON (riapparendo alla finestra, agitata)
Se m’ami, in nome di Dio
t’invola, amor mio!
(Abbandona la finestra e scompare.)

DES GRIEUX
Ah, Manon!

LESCAUT (trascinando via Des Grieux)
Cattivo affar!
(Attratti dagli spari e da gridi d’allarme, i cittadini
accorrono, con grande confusione.)


CITTADINI (fra sé)
Ah!
Udiste? – Che avvenne?
Che fu? Fu un ratto? Rivolta?
Fuggiva una donna?
Udiste? Che avvenne? Che fu?
Fuggiva una donna.
La folta tenebra protesse
laggiù i rapitori, ecc.
Più d’una –
(Rulli di tamburi; si apre il portone della caserma; esce
il sergente con un pichetto di soldati, in mezzo ai quali
stanno donne incatenate. Manon è fra loro.)

SERGENTE (alla folla)
Il passo m’aprite.
(Il comandante della nave scende, seguito da un
drappello di marinai.)

COMANDANTE (al sergente)
È pronta la nave.
L’appello affrettate!

CITTADINI
Silenzio!
L’appello cominciano già!
(Con un foglio in mano fa l’appello; le donne passano
presso al drappello dei marinai mentre il comandante
annota i nomi su un registro.)

SERGENTE
Rosetta!
(Rosetta passa sfrontatamente.)

CITTADINI
Eh! Che aria!
È un amore!

SERGENTE
Madelon!
(Madelon passa indifferente e sorridendo.)

CITTADINI
Ah! qui sei ridotta! Ah, ah! –
Che riso insolente!

SERGENTE
Manon!
(Manon passa lentamente cogli occhi a terra.)

CITTADINI
Chissà? – Una sedotta!
È bella davvero!

LESCAUT
Costei? V’è un mistero!

UOMINI
Sedotta? Tradita?

CITTADINI
Madonna è dolente! Ah! Ah!
Affè, che dolore!

LESCAUT
Costei fu rapita fanciulla
all’amore d’un vago garzone!

SERGENTE
Ninetta!
(Passa.)

CITTADINI
Che incesso!
(Des Grieux cautamente si avvicina a Manon cercando
di nascondersi dietro di lei.)

MANON
Des Grieux, fra poco lungi sarò.

UOMINI (a Lescaut)
Che infamie! Che orror!

SERGENTE
Caton!
(Caton passa imponente.)

CITTADINI
È una dea!

MANON
Questo è il destino mio.
E te perduto per sempre avrò!
Ultimo bene! Addio!

LESCAUT
Rapita alle nozze
e a sozze carezze gittata!

UOMINI
Fa compassione!
È sempre così!

SERGENTE
Regina!
(Regina passa pavoneggiandosi; alcuni cittadini
ridono.)

CITTADINI
Qui sei ridotta!
Questa vorrei! Che amore!
Che riso insolente!

MANON
Alla tua casa riedi!
Addio! Addio!

LESCAUT
Pel gaudio d’un dì –
d’un vecchio signor
poi, sazio, cacciata!

UOMINI
Che infamia! Che orrore! Fa pietà!
Ah, fa compassion, pietà!

LESCAUT (indicando Des Grieux)
Vedete quel pallido
che presso le sta?

SERGENTE
Claretta!
(Una bionda va al suo posto, frettolosamente.)

CITTADINI
Ah! Ah! Che bionda!

MANON
Devi Manon scordar!

DES GRIEUX
Ah, guardami e vedi
com’io soggiacio a questa angoscia amara!
Ah! Ogni pensiero si scioglie in pianto!

MANON
Forse abbastanza non fosti amato;
quest’è il rimorso mio!
Ma tu perdona, mio amor, ah,
amore immenso, amore, addio!

LESCAUT
Lo sposo è quel misero
che presso le sta! Vedete?

UOMINI
Inver, fa pietà! Orror!

CITTADINI
Che gaia assemblea!

SERGENTE
Violetta!
(Una bruna passa con modo procace.)

CITTADINI
Che bruna!

MANON
Ora a tuo padre dei far ritorno,
devi Manon scordar!

DES GRIEUX
Ah, m’ho nell’animo l’odio soltanto,
degli’uomini e di Dio!

LESCAUT
Così, fra catene, nel fango avvilita,
rivede e rinviene la sposa rapita!

UOMINI
Che infamia! Orror!
Inver, fa pietà!
Infamia ed orrore!
Fa compassione, pietà!

SERGENTE
Nerina!...
Elisa!
(Passano.)

CITTADINI
Che splendidi nèi!
Di vaghe nessuna!
Che gaia assemblea!

SERGENTE
Ninon!
(Ninon si copre il volto con le mani.)

MANON
Mio amor, addio!

SERGENTE
Giorgetta!
(Giorgetta passa.)

CITTADINI
Infamia! orror! Ah! ah! ah!

SERGENTE (alle prigioniere)
Presto! In fila! Marciate!
(vedendo Manon ferma presso a Des Grieux)
Costui ancor qui?
Finiamola!
(Prende brutalmente Manon per un braccio e la spinge
verso le altre.)

DES GRIEUX (strappa Manon dalle mani del sergente)
Indietro!

SERGENTE (a Des Grieux)
Via!

UOMINI (spinti da Lescaut)
Coraggio!

DES GRIEUX
Ah, guai a chi la tocca!
Manon, ti stringi a me!

UOMINI
Così! Bravo!

COMANDANTE
Che avvien?

DES GRIEUX
Ah, non v’avvicinate!
Ché, vivo me,
costei nessun strappar potrà!
(Scorgendo il comandante, vinto da profonda
emozione, singhiozza; le sue braccia che stringevano
Manon si sciolgono.)
No! Pazzo son! Guardate!
(al comandante)
Come io piango ed imploro,
come io piango, guardate,
come io chiedo pietà!
Udite! M’accettate qual mozzo
o a più vile mestiere
ed io verrò felice!
M’accettate!
Ah, guardate, io piango e imploro!
Vi pigliate il mio sangue – la vita!
V’imploro, vi chiedo pietà!
Ingrato non sarò!
(Cade in ginocchio.)

COMANDANTE
(commosso si piega verso Des Grieux, gli sorride)
Ah! Popolar le Americhe,
giovinotto, desiate?
Ebben – sia pur!
Via, mozzo, v’affrettate!
(Des Grieux getta un grido di gioia e bacia la mano del
comandante. Manon si volge, vede, comprende. Stende
le braccia a Des Grieux che corre da lei. Lescaut, in
disparte crolla il capo e se ne va.)

libretto by Ruggero Leoncavallo, Marco Praga, Giuseppe Giacosa, Domenico Oliva, Luigi Illica, Giacomo Puccini 
Contents: Personaggi; Atto Primo; Atto Secondo; Atto Terzo; Atto Quarto

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